Caratteristiche dello spettacolo
Durata: 30 minuti
Luogo: in teatro o all’aperto
Spettacolo nato in occasione della Residenza Artistica presso l’Ostello L’Elba del Vicino
“Noi vorremo tentare di perder con voi la terra sotto i piedi, osservare, vedere cosa succede, nutrire radici, sbattere ali e con un balzo da equilibrista riportare lo sguardo fisso in profondità e raccontare che non è poi così male l’incertezza.”
Ci siamo chiesti che peso ha la leggerezza, in un’epoca in cui l’imprevedibilità, un tempo matrice riconosciuta di scoperta, conoscenza e socializzazione, è sempre più spesso associata a mero rischio-pericolo. Nel gioco del bambino, così come nelle relazioni interpersonali, nella strutturazione e nelle narrazioni comuni delle proprie esistenze, si fa strada in maniera sempre più netta un’onnipotente richiesta di sicurezza che come non permette di emergere ai molteplici potenziali dell’imprevedibile nemmeno permette di comprenderlo. Non che “prima” l’imprevedibile fosse consapevolmente accettato ma osserviamo una rischiosa postura mentale che sembra abbracciare una sua consapevole e univoca negazione. Abbiamo allora pensato ad una “bolla di ferro” come gioco fra elementi di sicurezza e insicurezza, ma anche inaspettate similitudini con il mondo naturale, ad esempio quello delle api che tra l’altro, ci riconnette direttamente anche ai bisogni dei nostri territori natali.
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